Sono da considerare agenti chimici tutti gli elementi o composti chimici, sia puri che in miscela, allo stato naturale o ottenuti per sintesi, siano essi prodotti intenzionalmente o meno, siano immessi sul mercato oppure no, siano utilizzati mediante qualsiasi attività lavorativa o semplicemente smaltiti.
L’esposizione a tali fattori può generare, nell’organismo umano, effetti acuti immediati (intossicazioni) e a lungo termine (malattie, allergie).
Numerose sono le attività durante lo svolgimento delle quali può verificarsi l’esposizione:
- nei laboratori biologici, biomedici, geochimici, in attività di ricerca
- nelle officine (es. polveri, oli lubrificanti)
- nelle sale operatorie (gas anestetici)
- nei laboratori di restauro (es. pigmenti, solventi, resine).
Ogni sostanza deve possedere una propria scheda di sicurezza opportunamente conservata e resa disponibile in laboratorio ai fini della valutazione della stessa o in caso di contaminazione personale e intervento in pronto soccorso.
I prodotti chimici sono classificati in funzione della loro pericolosità e degli effetti sull’organismo e riportano sui contenitori le opportune etichettature indicanti contenuto e classificazione.
Quanto appena citato è oggetto del regolamento REACH n.1907/2006 e CLP n.1272/2008 e s.m.i.