Il D.lgs. 81/08 all’Allegato IV, Requisiti dei luoghi di lavoro, Ambienti di Lavoro, al punto 1.10. Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro, specifica quanto segue:

“A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori”.

Oggetto della valutazione del rischio sono carenze nei livelli di illuminamento ambientale e dei posti di lavoro (in relazione alla tipologia della lavorazione fine, finissima, etc.) e la non osservanza delle indicazioni tecniche previste in presenza di videoterminali.

Parametri di attenzione sono dunque:

  • Posizionamento
  • Illuminotecnica
  • Apporto di luce naturale

 

Rispettare i requisiti illuminotecnici delle postazioni di lavoro incide in maniera diretta sul livello di rischio presente in azienda.

Un’illuminazione insufficiente può comportare, infatti, la riduzione della capacità visiva con conseguenti disturbi fisici, diretti e indiretti, tra cui:

  • affaticamento visivo: con mal di testa, bruciore agli occhi e lacrimazione
  • disturbi muscolo scheletrici
  • affaticamento mentale e stress: ansia, depressione e insonnia.

 

Per mantenere buone le condizioni di illuminazione occorre intervenire su parametri illuminotecnici quali:

  • l’utilizzo di lampade preferibilmente a luce bianca
  • il contenimento degli abbaglianti diretti e di quelli di flesso
  • la limitazione delle zone d’ombra
  • la pulizia e la manutenzione delle lampade e delle plafoniere
  • la sostituzione e il controllo delle lampade fluorescenti (neon)